(o
d'Iberia). Ecclesiastico e letterato romeno. Fu un
vivace organizzatore di tipografie e promotore della lingua e della cultura
romene. A Snagov fondò una tipografia, tradusse in romeno i principali
testi liturgici e fece tradurre dal greco il
Fiore di virtù.
Scrisse anche opere originali, come le
Prediche (circa 30) composte in
occasioni di festività particolari. Dotato di una solida cultura e di
buone capacità di scrittore, ebbe sempre come fermo punto di riferimento
la realtà quotidiana, cosicché i suoi scritti possono essere letti
oggi come documenti fedeli della società del tempo. Metropolita di
Valacchia dal 1708, venne destituito dal patriarca di Costantinopoli
perché considerato pericoloso nella sua azione di promozione culturale
della Chiesa valacca e della lingua romena e, soprattutto, a causa delle sue
denunce, che colpivano direttamente la corruzione dei dominatori turchi. Fu
fatto morire per annegamento (m. Bucarest 1716).